LA STORIA DELLA COMPAGNIA

La Compagnia “Parla come Magni” nasce nel 1992 con lo scopo di animare la festa di Santa Rita presso l’omonima parrocchia di Narni.
Il primo “lavoro” fu una divertente quanto arrangiata parodia musicale dei “Promessi Sposi”, rappresentata in una sera umida e fredda alla presenza di una cinquantina di coraggiosi parrocchiani (in buona parte parenti degli “attori”).
Quell’esperienza consolidò vecchie amicizie e ne fece nascere delle nuove, tanto che decidemmo di dar vita ad una Compagnia (La Compagnia Instabile Parla come Magni) con tanto di statuto e soci (soci fondatori: Quintilio Pica, Maria Luigia Grisci, Luciano Sernicola, Luciano Sgrazzutti, Marcello Rubini, Aldo Agostini, Luciana Fiaschini, Debora Simoncini, Aldo Francia, Laura Cirimbilli), così che l’anno successivo mettemmo in scena “U Pangrattatu” di Renato Brogelli, noto autore ternano, ma la nostra ambizione era quella di coltivare il dialetto narnese, per cui, a partire da quella commedia, riadattammo i testi al nostro dialetto servendoci spesso anche di “studiosi” come Carlo Leonardi.
Il nostro pubblico aumentò di numero e ci sembrò che i consensi intorno a noi ed ai nostri sforzi crescessero.

Nel 1994, forti di questo consenso, ci rimboccammo le maniche e adattammo un lavoro di A. Giovagnoni, autore perugino, alle nostre esigenze ed al nostro dialetto: nacque così “L’amante è ‘n’andra cosa” da “Beniamino Ciofetta appaltatore”, commedia divertentissima, con una complessa scenografia, fu la nostra prima commedia ad essere rappresentata al Teatro Comunale di Narni a favore dell’“Associazione narnese per la lotta contro il cancro”; la stessa fu replicata nel 1999 anche all’“Antoniano” di Terni. Ormai il nostro pubblico aspettava ogni anno una nuova commedia, presentandosi sempre più numeroso alle “Prime” e le repliche riscuotevano grandi successi anche nel comprensorio sia narnese che ternano.

Nel 1995 rappresentammo “‘Na domenica mattina” tratta da “Quando piovono gli angioletti” di Bicini, altro autore perugino.

Nel 1996, dalla fusione di due storie ambientate nella nostra città nel ‘400, nacque “C’era ‘na vorda a Narni”, rappresentata in costume d’epoca! Anche questo lavoro fu replicato con notevole successo in varie piazze e perfino all’“Antoniano” di Terni.

Nel 1997 la Compagnia formò due gruppi che rappresentarono rispettivamente “Che gabbia de matti” e “Separazione consensuale” di Giovagnoni, entrambe replicate più volte e rappresentate anche all’Arena “Umberto I” nell’ambito delle manifestazioni culturali estive del Comune di Narni.

Nel 1998 fu la volta di “Giuseppe Bonomo, ladro e galantomo” del ternano F. Martellotti che, ripresa da una TV locale in una rappresentazione al Teatro Antoniano, viene ancora trasmessa e gustata da un pubblico sempre più vasto. Il successo di questa commedia spinse Martellotti a scriverne una “su misura” per la Compagnia e nacque “Che tocca fa’ pe’ campà”, apprezzata da un vasto pubblico, replicata più volte in quell’anno e ripresa di nuovo 2007 con pari successo.

Nel 2001 il sodalizio con Martellotti è continuato così abbiamo portato su vari palcoscenici “L’odore dei sòrdi”, ambientata negli anni ‘60 in una casa della campagna narnese, divertente ritratto di vita contadina che il pubblico ha seguito con grande apprezzamento.

Nel 2002 con “Arduino u barbiere” di Marignoli (autore spoletino) ottenemmo il 2° premio alla Rassegna del Teatro dialettale di Vasciano, inoltre tra il pubblico del piazzale della chiesa di S. Rita avemmo l’onore di ospitare il grande Gastone Moschin che ci onorò alla fine dei suoi apprezzamenti. Dopo la replica nel 2003 di “E ‘na domenica mattina” portata sulle piazze con il titolo di “’A coda de paja”, per tre anni attingemmo alla produzione di un autore napoletano A. Di Majo e rappresentammo: “U morto crepa de salute”(2004), “Te sistema l’avvocato”(2005) e “’Mpresteme tu’ moje”(2006), debitamente tradotte dal napoletano, rivisitate e replicate più volte con grande successo.

Nel 2007, mentre replicavamo “Che tocca fa’ pe’ campà”, fummo notati da un autore ternano, Italo Conti, il quale ci propose di rappresentare una sua commedia, “Qui va tutto all’incontrario”, e si offrì di curarne anche la regia. Il suo contributo è stato veramente proficuo, la sua competenza ci ha consentito di crescere sotto tutti i punti di vista, abbiamo guadagnato “piazze” fino ad allora inaccessibili, e a luglio del 2009 nell’ambito della 15^ rassegna del Teatro dialettale di S.Eraclio di Foligno abbiamo vinto il premio alla Regia. L’anno successivo abbiamo preparato, sempre con la regia di Italo Conti, una nuova commedia: “www.scampamorte.com”, ambientata in una agenzia di pompe funebri. Nonostante il tema trattato, quello della morte, sia piuttosto delicato e si correva il rischio di urtare la suscettibilità degli spettatori, le numerose repliche (ben tre solo al teatro “Manini” di Narni, sempre con il tutto esaurito) ci hanno confermato la validità del lavoro svolto da noi e dal regista.

Nel 2010 abbiamo replicato in vari teatri, tra tutti il F. Orioli di Vallerano, e su alcune piazze, la commedia “www.scampamorte.com”.

Nell’anno in corso stiamo portando in scena nei vari teatri e nelle piazze la nuova commedia di G. Pietrangeli e F. Ceccarani, “Voi mette a esse conti”.